sabato 27 giugno 2015

pugnette



pazientissima dottoressa pasquàlia, chi le scrive è un padre che pensava di avere come fondamento della propria famiglia una completa libertà di lettura, e quindi di pensiero. 
pensavo di vivere una casa ove non vi fossero bigottismi, ipocrisie e finti moralismi.
ho scoperto invece che così non è: il piccolo dei miei figli, a settembre dodicenne, ha sentito il bisogno di raccogliere e nascondere tutti i fumetti a carica erotica che da sempre sono in bella mostra fra i tanti che conservo in libreria.
sono sempre stati lì, disponibili, come tutti i libri, alla lettura.
allora perchè questi nascondimenti? sono completamente stupito, mi aiuti, grazie.
'o ste'






gentile 'o, come lei sa, in genere mi occupo di problematiche sentimentali lasciando quelle genitoriali allo specializzato creppè, peraltro mio ex cognato e a cui potrà rivolgersi nello specifico. tuttavia sì, il suo cruccio mi ha incuriosito.
il ragazzo, visto il clima familiare di eccessiva apertura mentale su quelle che chiamiamo trasmissioni culturali genitoriali, ha voluto omogenizzarsi al vissuto dei suoi coetanei. insomma si è creato da solo i tabù che lei non ha voluto trasmettergli: tu non mi dai alcun index librorum prohibitorum, okay, me lo creo io. 

tutto qui, non si preoccupi e, se queste letture lo faranno praticare onanismi, non lo coercizzi che essi, come sicuramente avrà verificato personalmente, non accecano.
stia in forma, che le serve.

pasquàlia

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