martedì 13 agosto 2019

#lamiasaigon 00

fuori da sangile a san pasquale è un posto privilegiato per assistere al teatro umano. mentre aspetto la mia insalata mista, che insalata non è ed a cui sangile sa che dovrà aggiungere cucchiaiate di paté di peperoncino, c'è un ragazzo nero già una zuppa di sudore nel tentativo di mettere in moto un sì della piaggio, nemmeno dotato di targa per quanto è vintage.
il grosso,  smisurato e sbrecciato casco poggiato sull'aiuola, sta smontandone la candela. la gratta sulla pietra e ci soffia su. la rimonta, ritenta a spingere. niente.
non so, sembra vada tosto come se non attaccasse il differenziale, ammesso si chiami così quella sorta di volano attaccato alla cinghia e coperto dal lungo carterino che accompagna in basso l'essenziale linea del sì. così lo chiamavamo, differenziale, staccava la ruota dal motore, una sorte di folle. va a sapere, per quel poco che ci serviva era già troppo, tanto bastava che alleggerisse lo sforzo per metterlo in moto.
ma sto pensando di me, dei miei ricordi. lui, sempre più grondante starà pensando che non potrà andare in campagna domattina, che forse dovrà raggiungerli a piedi i campi di pomidoro o tabacco dove sta passando questo agosto di fuoco.
jet detto gino mi chiama: la mia insalata non insalata è pronta. rientro, regolo ed esco, decido di mangiarla e di offrire le poche conoscenze di motore a due tempi al giovane sempre più sudato. minimo minimo saremo compagni di sudore.
già fatto! sul sì, bello che in moto, c'è un piccoletto alla moda che sembra dell'est, più suddest, albania.
il sì mantiene con dignità un rumoroso e puzzolente minimo ed il padrone (ah, il premio del capitalismo: ho anch'io qualcosa) sorride imbarazzato a testa bassa sotto quella che sembra un cazziatone del biondino.
mette l'elmetto, inforca il mezzariello, saluta con mano e testa e va.
che era? ma già sa che voglio sapere. già sapeva il problema: tiene a capa e fierro. è già a terza vota che ce lo faccio vedere. stu fesso nu tira a frizione.