venerdì 27 dicembre 2013

lo snowden della barilla


mi sento un po' come snowden nel diffondere in anteprima 'ste novità della voiello. 

sì, perché c'è stato consigliato di non farlo da chi, della barilla, ha voluto onorarci di farsela cucinare qui da noi in via trentola. 
di fatto è stato un test di due nuovi formati, mezze maniche rigate e spaghetti scanalati trafilati al bronzo, assaggiati in gran segreto da una quindicina tra manager e responsabili della barilla di marcianise. 
è passata, tuttavia, una settimana e posso dire di averla assaggiata con la mia famiglia per primi in tutt'italia, prima ancora dei produttori che l'avrebbero gustata a cena: alla siciliana le mezze maniche e con frutti di mare gli spaghetti scanalati. 
quest'ultimi, oltre a presentare una ruvida superficie laterale ed un colore aureo, appunto, segni di consistenza gradevole al palato e di "aggrappabilità" dei sughi, recano lungo tutta la lunghezza due canaletti di spessore millesimale che li rendono originalissimi e ne accentuano la qualità appena virgolettata.
                                                        

martedì 17 dicembre 2013

sarebbe piaciuto a franceschiello

come se la mia idea sul corno possa essere di qualche importanza, un'amica, non di fb, ha chiesto la mia impressione.
sta fatto 'na schifezza!
è come se l'autore, dopo la dirompente e scontata idea (ché un'idea può essere le due cose insieme), non avesse avuto le capacità operative e materiali di realizzarlo, o come se si fosse affidato ad un altro artigiano e questi non avesse lavorato bene, ma tanto il conto sarebbe stato per i terzi.
di fatto un'installazione che concettualmente avrebbe dovuto provocare un moto d'approvazione artistica sia al passeggiatore abituale dei campetti o a quello qui richiamato dalla sua presenza e sia al ferrato cultore e gestore del monumento, è rimasta monca nella sua resa plastica. 

tanti avrebbero visto con essa il gesto apotropaico di un territorio allo stremo ma che aggrappandosi a qualsiasi cosa, anche al corno appunto, intende salvarsi, magari partendo proprio da quel bene che tutti ci consigliano di difendere e mettere in gioco in una nuova economia.
tanti ne avrebbero fatto costruzioni e ricostruzioni semiotiche, ne avrebbero magnificato il colore ed avrebbero affermato che sarebbe stata apprezzata dallo stesso franceschiello, anzi alcuni avrebbero sottolineato come derivasse proprio dalla visione del mondo di questi.
ma la sua fattura li ha spaventati, hanno temuto di passare per estimatori del raffazzonato, perché tale è il corno. 
insomma è stato come quando gente radical chic si sente di dover apprezzare la carica musicale (sic) della pasta e lessa, perché l'indipendente artista alternativo ha fatto finta di scoprirla, e dicotomicamente giudicano chi la suona ed i loro carri irrimediabilmente grezzi.

a memoria
dic.   2013 

venerdì 13 dicembre 2013

oggi, santa lucia, pubblico questo pezzo di gioventù: polifermo & lucia.

p.s. direte: chi se ne fotte, ma 'sto pezzo è la dimostrazione, almeno per me, che l'arte è comprensione dello spirito del proprio tempo e contemporaneamente sua anticipazione.
non è chi non vede in esso, giusto per etichettare 'na cosa di circa un ventennio fa, un che del pop surrealismo in voga oggi.
chiaramente ridirete: chi se ne fotte.