sabato 28 marzo 2020

ciccilluzzo

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ciccilluccio
pochi conoscevano il suo vero nome, sicuro fu battezzato francesco, da cui ciccilluccio come era chiamato da tutti allorquando tutti lo conobbero come l'ubriacone senza dimora che vagava per il paese.
un diminutivo di un diminutivo di un vezzeggiativo, quasi ad indicarne la pochezza, l'infima vita. ma francesco non era uomo di poco, sapeva farsi valere, ciccio, con una violenza interiore che - ciccillo sbronzo - esternava come ciccilluccio.
lo potevi incontrare dappertutto ciccilluccio, mai sobrio, come non è mai sobrio un alcolizzato a cui bastano due dita di vino per ravvivare la sbornia.
gli bastava elemosinarne in qualche cantina, o, minacciando di dare fastidio, ottenendo una peroni fuori qualche bar.
pochi uomini ho conosciuto capaci di essere ubriachi tutte le sacrosante ore di veglia, fino allo stremo che ti porta al collasso del sonno, sempre, tutti i cazzi di giorni. uomini capaci di racimolare alcol anche dal nulla, solo torcendolo, il nulla.
uno di questi, anzi due perché erano una coppia di polacchi, ma per loro era diverso, tempi altri e recenti, racimolavano qualcosa di soldi pulendo parabrezza ai semafori e poi la investivano in tavernello al vicinissimo supermercato. ma ripeto tempi recenti, ciccilluccio non stava mai in uno stesso posto e sfilava l'alcol che non riuscivi a capire come. un mago.
la sua aggressività era un modo di difendersi, un modo per dire a quegli ipocriti dei suoi paesani di lasciarlo perdere, di voler star solo, ubriaco perso a gironzolare con la sua gamba matta.
cavallo a si ce a fai cchesta sagliuta!? cantava a squarciagola tirandosela dietro, rigida e deforme come un tocco di legno la spingeva in avanti in risposta al canto, ce la puo' ffa', ce la puo' ffa'.
a sera crollava, ovunque fosse crollava in un angolo, un canto fra marciapiede e palazzo, tra secchione di spazzatura e lampione, bastava crollare e via, verso uno scomposto sonno intenso, fino alla ripresa di una nuova cavalcata.
fu la gamba a tradirlo, cancrena. per assenza di profilassi in seguito a ferite o per sopraggiunto diabete, o le due cose insieme, cancrena.
lo ricoverarono anche, qualcosa volevano fare, qualcuno voleva aiutarlo. ma come si poteva trattenere francesco? chi avrebbe affrontato gli sputi di ciccio, chi retto alle spinte di ciccillo? 
nessuno poteva fermare ciccilluccio e la sua rabbia.
ti auguro di aver trovato un tuo dio, francesco.